martedì 10 marzo 2015

Recensione La regina proibita di Anne O'Brien


Buonasera lettori! Mi sono piazzata al computer alle dieci per fare questa recensione, ma mi sono accorta di quanto poco sapessi sulla maggior parte degli eventi storici di cui parla questo libro (devo ammettere di non aver mai considerato importante né Enrico V né Caterina di Valois), quindi ho fatto una bella ricerca su chi erano e cosa avevano fatto, nonché sulla storia del Galles (non avevo mai considerato molto importante neanche questo posto) e insomma mi sono trovata a scrivere la recensione solo ora.

Titolo: La regina proibita
Autore: Anne O'Brien

Editore: Harlequin Mondadori

Pagine: 556

Trama: 1415. Il gioiello della corona francese, Caterina di Valois, sta aspettando che re Enrico V d'Inghilterra la salvi dalla rovina. Lui, intanto, sta falcidiando la sua gente ad Agincourt e ciò che vuole da Caterina è la sua corona, non certo il suo amore innocente.

Per Caterina, l'Inghilterra è un covo di avarizia, ingordigia e diffidenza. E quando si ritrova vedova del re a ventun anni diventa ambito premio per molti.
Inizia un gioco politico mortale, in cui la regina vedova dovrà presto imparare a districarsi. I contendenti - il Duca di Gloucerster, Edmund Beaufort e Owen Tudor - sono già pronti a giocare. Chi riuscirà ad averla? Chi ne causerà la rovina?
Ecco la storia di Caterina de Valois.



Recensione di Vale!

Perfetto, cominciamo la recensione! Allora, rivedendo gli appunti (devo segnare le cose che mi piacciono e non mi piacciono mentre lo leggo per non dimenticarmene, nonostante faccia la recensione subito dopo aver letto il libro), devo dire che non ho trovato una sola pecca in questa meraviglia di libro. La regina proibita è ben scritto, con l'uso di termini inglesi e francesi arcaici in alcune delle conversazione a rendere il tutto più reale, tangibile, abbastanza da farti sentire nel 1415 con Caterina. 
Cosa ti prende? Perché ti rifiuti di provare? Che importanza ha se cadrai?
Ho paura. Credo di aver avuto paura per tutta la mia vita.
Ho apprezzato molto l'uso della prima persona (cosa, almeno a mio parere, non comune nei romanzi storici) e il carattere ben delineato di Caterina. La O'Brien ha saputo darle quel qualcosa in più per renderla viva. Un francesismo qua e là nei momenti di maggiore tensione emotiva di Caterina l'ha resa più vera di molti personaggi che leggo: chi, nel parlare una lingua straniera, non si lascia andare alla propria nel momento in cui si innervosisce? La Caterina della O'Brien è vera come, devo ammettere, non mi aspettavo affatto. Allo stesso modo mi è piaciuto come il personaggio sia cresciuto nel corso del romanzo, passando da ragazzina che vuole solo essere accettata a donna che vuole far valere i propri diritti e i diritti dell'uomo che ama (e non dico altro per non fare spoiler).

Nonostante Caterina sia il personaggio principale, anche tutti gli altri sono ben caratterizzati. E tutti sono così particolari che non si può fare a meno di prendere una posizione. Non si può non provare tenerezza per il Giovane Enrico, cresciuto troppo presto per aspettative troppo alte, ammirazione per Enrico V, troppe emozioni che non sto a dirvi (ancora una volta per evitare spoiler) per Edmund Beaufort e Owen Tudor. Non si può non odiare Gloucester e stare lì in attesa della sua prossima mossa, non si può non aspettare il prossimo colpo di scena e il prossimo personaggio che scopriremo completamente diverso da quello che pensavamo.
Inoltre, non posso non parlare dello sfondo a tutte le vicende del libro. È, appunto, uno sfondo:  l'autrice non si perde in lunghe disgressioni tipiche di un qualunque romanzo storico, o di un libro che abbia bisogno di mettere in evidenza dove è ambientato, ma riesce a delineare un'Inghilterra quattrocentesca con poche parole, pochi dettagli riguardo all'abito, alle sale, o nel modo stesso di parlare e di porsi. Per di più ho scoperto tante cose che non sapevo su questo periodo storico: leggi contro i gallesi? Non sapevo neanche ci fossero stati problemi tra inglesi e francesi! Okay, a questo punto probabilmente mi direte tutti quanti che lo sapevate e io qua sono l'unica ignorante, ma va bhe.

La O'Brien, insomma, ha avuto una grande abilità nel parlarci del grande personaggio di Caterina di Valois, troppo spesso ignorata dai libri di storia e considerata solo come la moglie di Enrico V, facendocela apparire in modo diverso, come una donna forte e importante del suo tempo, e mostrandoci un'epoca storica più interessante di quanto molti credono, senza per questo essere pesante o tediosa.



1 commento:

  1. Leggendo questo libro mi si è aperto un mondo :) Amo da sempre la famiglia Tudor, uno dei pochi argomenti di storia che mi piacciono, ma non ho mai pensato ai loro capostipiti. E' stata una lettura davvero illuminante e mi trovi d'accordo su tutto ciò che hai detto. Se ti va di leggerla, la mia opinione la trovi qui: http://angeltany.blogspot.it/2015/03/recensione-la-regina-proibita-di-anne.html

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