martedì 22 aprile 2014

Recensione di "Cercando Alaska" di John Green



  Titolo : Cercando Alaska (looking for Alaska)
Autore : John green
Pagine : 312
Trama : Miles Halter, sedici anni, colto e introverso, comincia a frequentare un'esclusiva prep school dell'Alabama. Qui lega subito con Chip, povero e brillantissimo, ammesso alla scuola grazie a una borsa di studio, e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano, stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati. Ma Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice, e quando lei muore schiantandosi in auto vuole sapere perché. È stato davvero un incidente? O Alaska ha cercato la morte?




Recensione di Ann :
 Quando ho deciso di iniziare questo libro, non nascondo che avevo le migliori aspettative, tutti lo decantavano, seppur mi fosse stato detto che era un libro molto triste; ma si sa, noi lettrici siamo capaci dei migliori atti di autolesionismo, e così mi sono decisa. Fin dalla prima pagina sono stata catturata da Miles, un ragazzo davvero introverso, che decide di iscriversi in questa scuola dell'Alabama, quando i suoi genitori gli chiedono il perché, lui risponde citando François Rabelais, ovvero "Vado a cercare un grande forse" magari sperando in un qualcosa che possa cambiargli la vita. Quando arriva in questo college, Miles fa subito amicizia con Chip detto anche "il colonnello"(che diventa il suo compagno di stanza) e con Alaska Young, e successivamente con Lara (che diventerà la sua prima ragazza) e Takumi. (in precedenza amico di Alaska e Chip) La vita di Miles prende così una piega inaspettata : con i suoi nuovi amici si diverte, prova l'ebbrezza della prima ubriacatura, il fumo e gli scherzi al preside della scuola; ma c'è molto di più : Miles comincia fin da subito a provare un attrazione sempre più forte per Alaska , la quale si scopre essere una ragazza enigmatica : un giorno si dimostra gentile e spensierata, l'altro è nervosa ed indisponente, in più è fidanzata e quindi, seppur sapendo ciò che Miles prova per lei, la loro è una semplice amicizia.
La cosa ha una svolta quando, sotto l'effetto eccessivo di alcool, i quattro improvvisano un gioco "dire fare baciare" dove Alaska chiede a Miles di "farle l'amore" i due quindi si baciano e , mentre stanno per fare l'amore, Alaska lo ferma, dicendo di essere esausta e chiedendogli di continuare "alla prossima puntata" 
Il mattino dopo,ancora sotto l'effetto dell'alcool , Alaska si alza dal letto, tutta agitata e , senza fornire spiegazioni prende la macchina, provocando così un incidente, dove ella muore sul colpo.
Tutta la scuola è affranta dalla sua morte, ma Miles e gli altri non si danno per vinti, cercano di capire cosa l'ha portata a quel gesto, se si tratti di suicidio oppure di una semplice svista. Alaska finisce così per diventare un enigma pure da morta, oltre che da viva. 

Non nego di aver pianto diverse lacrime alla fine di questo libro. Alaska mi è piaciuta sin dalla prima pagina, seppur avessi capito che era una ragazza molto infelice, anche solo dalle semplici battute di spirito "Voialtri fumate per il piacere. Io fumo per morire" Nonostante ciò, è diventato uno dei miei libri preferiti che rileggerei all'infinito non solo per la storia, ma anche per la scrittura di John Green, che trovo alquanto sublime. Detto ciò spero di avervi convinto a leggerlo, e vi consiglio anche di armarvi di fazzoletti (se siete delle persone sensibili) 


Il mio voto al libro :