martedì 21 luglio 2015

Recensione "L'ultima volta che ti ho detto addio", di Cynthia Hand


Titolo: L'ultima volta che ti ho detto addio
Autrice: Cynthia Hand
Editore: Harlequin Mondadori
Pagine: 382
Trama: Lexie Rigs è un genio della matematica tutto per lei è rigorosamente razionale, così quando inizia a percepire in casa segni della presenza del fratello - da poco scomparso - non riesce a confidarsi con nessuno.
Di certo non lo può dire a sua madre, già convinta che Tyler sia con loro. Non può raccontarlo alle amiche nerd come lei, perché la prenderebbero per pazza. Non può lasciarselo scappare nemmeno con il suo psicanalista: non vuole certo finire imbottita di farmaci.
Alla fine, lo confida alla vecchia amica e vicina di casa, Sadie, che non si scompone minimamente di fronte a quell'assurdità,e anzi la aiuta a capire che cosa potrebbe volere Tyler da lei, se davvero si trattasse di lui.
Inizia così per Lexie una sorta di viaggio nelle ultime ore del fratello, e ogni tassello del mistero che circonda la sua morte trova piano piano il suo posto. Così Lexie capisce che un fantasma non deve per forza essere vero per impedirti di andare avanti. E ora è il momento di andare avanti.


Vale's Review!

Deprimente. Triste. Bellissimo.
Ecco i tre aggettivi che mi vengono in mente nel pensare a questo libro.

Prima di parlare del perché voglio però parlare dello stile e della storia, per darvene almeno un po' un'idea. Lo stile è scorrevole, piacevole. Ti trascina da una pagina all'altra del libro senza fartelo pesare, come se fosse ovvio che dopo averlo iniziato ti ritrovi ad aver letto un centinaio di pagine senza accorgertene.
La storia invece è... wow. È una di quelle storie reali in una maniera che fa quasi male. La protagonista, Lexie, ha perso il fratellino minore (fratellino per modo di dire, perché aveva sedici anni), Tyler, un paio di mesi prima. Lui si è suicidato e lei non riesce a darsi pace: pensava di poterlo salvare, credeva che avrebbe potuto fare qualcosa... Ma non l'ha fatto, e si addossa tutta la colpa del gesto di Ty. E quando crede di cominciare a vederlo, a vedere il suo fantasma, pensa di stare per impazzire, pensa che il dolore le abbia fatto perdere il senno, e ne parla con una sua vecchia amica, con cui aveva perso i contatti da tanto. L'amica le sta accanto e... e basta, altrimenti vi spoilero tutta la storia.
E mi ricordo di essermi sentita orgogliosa, avevo sistemato le cose quando non erano a posto.
Oooooora, parliamo dei personaggi, che mi piacciono tanto in questo libro. Premetto che non voglio parlare di tutti i personaggi, perché potrei non riuscire più a finire.
Inizio dalla protagonista, Lexie. È carina, ma è una di quelle ragazze che ignora la cosa perché trova che sia più importante essere intelligenti. E, come avrete capito, lei lo è molto visto che è un genio della matematica. Il suo sogno era di entrare alla MIT, l'università che considera il meglio per chi, come lei, ama la matematica, ma adesso si sente come se non lo meritasse ed è preda di un orribile conflitto interiore. E la madre la manda a vedere un terapista, che la "costringe" a scrivere questa sorta di diario per sfogarsi un po'. È una ragazza forte, razionale (fin troppo), che vuole bene ai suoi amici e non vuole veder capitare loro nulla di male (so che sembra una cosa scontata, ma nel corso del libro sarà importante).
I personaggi secondari sono... bhe, sono tanti. La mamma di Lexie, distrutta per la morte di Tyler, beve e fa di tutto per dimenticare e non andare avanti, continuando a pensare all'ex-marito (che li aveva lasciati prima del suicidio di Ty, per chi se lo stesse chiedendo). Il padre mi sta parecchio antipatico, ad essere sincera. Mi pare un personaggio piuttosto inutile, senza spina dorsale... uno di quelli che ti viene voglia di eliminare. L'ex-ragazzo di Lexie, Steven, è carino, pratico, reale e molto tangibile, anche se penso sarebbe un personaggio davvero particolare da trovare nella realtà. *si appunta di andare a cercare un ragazzo così*
E poi c'è, anzi c'era, Ty. È un po' il fulcro della storia, attorno a cui ruotano le paure di Lexie e il dolore della madre e mille altre cose. È anche stato analizzato a fondo attraverso più flashback, cosa che apprezzo molto.

Direi che non so più cosa dire. La scrittura è scorrevole, la trama interessante, i personaggi ben costruiti. Per cui, almeno che non siate molto sensibili (il tema del suicidio è un po' forte, comunque) non posso che consigliarvi questo romanzo.




2 commenti:

  1. Questo libro deve essere davvero bello! Comunque al momento non ho voglia di leggere libri su questo tema, ma lo aggiungo comunque in wl

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  2. Appena comprato! Non vedo l'ora che mi arrivi a casa *-*

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